giovedì 12 marzo 2009

Una sera al bar

Ieri sera, stavo tranquillo al bar con gli amici e mi è toccato di vedere una scena deplorevole dal punto di vista della crudeltà delle persone:
questo fatto è successo ad un ragazzo di 17 anni che conosco, a mio parere a posto, non tocca droghe, non beve ed è di molta compagnia, in un circolo dove c'è un alcoolizzato veramente marcio che ci pulisce e tocca le cose da mangiare come panini e recentemente si è portato via tutte le palline del calcetto...
Il ragazzo è entrato dentro al circolo e siccome aveva sete e non aveva soldi per prendere il suo classico tèa al limone ha chiesto gentilmente al barista se poteva dargli un bicchiere d'acqua dal rubinetto, quest'ultimo (sessantenne) si gira in modo abbastanza alterato dicendogli che non poteva più entrare perché non aveva la tessera del circolo porgendo il bicchiere d'acqua come se fosse veleno.
Il ragazzo disgustato dice che lui la tessera non la farà affinché non allontaneranno l'alcoolizzato per i motivi sopracitati, il barista dice che siccome non è socio non può prendere parola.
Il ragazzo, nero in viso più dei suoi stivali in pelle esce dicendo sempre nel suo modo di fare composto ed educato che l'acqua non gli va più, era intenzionato a scendere in piazza ad andare a bere nella fontanella, almeno quella non ti chiede tessere o altro.
Il presidente del circolo era presente alla scena, fermò il ragazzo e gli disse che lo stesso giorno c'era stato il consiglio ed era già stato deciso che l'alcoolizzato verrà allontanato al più presto e che ci saranno sconti sul tesseramento per i minorenni.
Il barista e il ragazzo si scusano a vicenda, e io avrei voluto avere i soldi per offrirgli un tèa...
Ricordo un giorno in cui un gruppo di teste calde entrarono in questo solito circolo, senza tessera, iniziarono a fumare dentro, il solito barista rimase muto, aveva paura, io e il mio gruppo non abbiamo mosso un dito, siamo rimasti a goderci la scena...
Aspetto i vostri commenti, ciò che pensate a proposito di questa storia, non che ce ne siamo molti da fare...

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